Che cosa sono?
I disturbi d’ansia sono condizioni patologiche caratterizzate da sintomi ben precisi: senso di confusione e stordimento, giramenti di testa, paura immotivata, sudorazione eccessiva, nodo alla gola, vampate di calore…
Da cosa sono causate queste situazioni?
L’ansia è una reazione fisiologica del nostro organismo che viene attivata in situazioni di paura: è un meccanismo di difesa indispensabile per la sopravvivenza, che nell’uomo è attivato dall’ipotalamo e dall’amigdala, le parti del cervello più intime e ancestrali. Questo meccanismo è insito nel nostro organismo e scatta ogni qual volta ci troviamo in situazioni importanti che generano un certo livello di stress.
Quando è una patologia?
Una delle cause principali di questo disturbo è l’errata interpretazione di queste reazioni: la paura della paura innesca un meccanismo per cui l’ansia genera ulteriore ansia portando, in ultima istanza, all’attacco di panico. Bisogna saper distinguere i sintomi della normale ansia e un vero disturbo d’ansia. A livello profondo sono principalmente tre le cause che generano il disturbo: la struttura della personalità, traumi (incidenti, violenze, lutti..) o esperienze personali.
Ne esistono diverse tipologie?
Si, possiamo distinguere tra disturbo di ansia generalizzata, attacchi di panico e fobie. I sintomi sono spesso molto simili, ma si differenziano le modalità in cui si manifestano.
Quali sono le differenze?
Il primo è caratterizzato da ansia generalizzata e preoccupazione cronica, si teme continuamente qualche incidente o brutto evento.
Gli attacchi di panico consistono in improvvise esperienze di forte ansia, ci si sente sopraffatti da un senso di stordimento e si ha l’impressione di perdere il controllo. Le fobie, invece, sono paure eccessive e irrazionali, incanalate esclusivamente nei confronti di un oggetto o di una situazione (es: i ragni o gli spazi chiusi).
Come reagisce chi è affetto da questi disturbi?
Chi soffre di ansia tende generalmente ad evitare le situazioni che, secondo loro, possono causare degli attacchi di panico. Questo comporta che il soggetto modifichi drasticamente le proprie abitudini (ad esempio non prendendo più i mezzi pubblici o evitando le autostrade).
Questa strategia, tuttavia, non aiuta a risolvere il problema, ma ad amplificare l’ansia all’idea della possibilità di trovarsi di fronte ad una situazione ansiogena, che si teme.
Quali sono le conseguenze?
Questi timori sono così grandi da portare il soggetto a limitare drasticamente il proprio campo d’azione, facendolo così sentire limitato e facendo letteralmente crollare la propria autostima, dal momento che percepisce chiaramente che il suo problema gli impedisce di fare tutte quelle cose che prima faceva tranquillamente ogni giorno. Spesso la situazione può degenerare e portare alla depressione.
Come può aiutare la terapia?
Il disturbo d’ansia è visto dal paziente come qualcosa da cui non è possibile uscire, ma con un percorso terapeutico adeguato è possibile guarire. Spesso la psicoterapia ipnotica risulta un metodo molto efficace per agire sul corpo e sui sintomi, per sconfiggerli definitivamente.
Il terapeuta aiuta il paziente ad affrontare le proprie difficoltà e a liberarsi dagli schemi che provocano l’ansia e che bloccano la libertà e la forza creativa.
È di vitale importanza per il buon esito della terapia, intervenire tempestivamente e in maniera adeguata, affidandosi ad uno psicoterapeuta con esperienza nel trattamento di queste patologie al presentarsi dei primi sintomi ansiosi o dopo un attacco di panico.